sabato 28 aprile 2018




'' C'è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro. E quando stai solo, resti nessuno ''






Pirandello ha sempre sentito di possedere vincoli di stretta parentela con il mondo greco, essendo nato ad Agrigento, la Akragas fondata quasi sei secoli avanti Cristo dai coloni greci, e avendo aperto gli occhi  sul paesaggio del " Cavusu" (Xaos) che si affaccia sul Porto Empledocle, ed è prossimo alla '' Valle dei templi'' costellata di secolari ''ulivi saraceni'', e ricca di massi, di colonne, di architravi, di cornicioni, di rovine, di tombe, di templi, di Telamoni giganti che reggevano la trabeazione del tempio di '' Giove Olimpico'' alternandosi alle colonne. 


Il tempio della Concordia rimane il più intatto e come il Partenone si slancia dalla cima di un' altura verso l'alto esprimendo una forza sublime e misteriosa. 

Egli ci dirà:


La Grecia è dentro di me. 
Il suo spirito illumina il mio pensiero e consola il mio animo. Senza averla mai vista, la conosco. Sono della Sicilia, cioè della Magna Grecia e in Sicilia molto di greco ancora sopravvive. Ne sopravvivono la misura, l'armonia, il ritmo. D'altra parte io stesso sono di origine greca.

Lo studio della cultura classica (greca e latina) è parte della sua formazione umanistica.

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