sabato 28 aprile 2018
Les grottes de Lascaux
Les grottes de Lascaux en France du sud-ouest. A une grande grotte se compose de deux galeries principales, décorées avec environ 600 peintures et gravures de la grande beauté de 1500s et la richesse de la composition pour son surnom de « La Chapelle de Paléolithique Sistina ».
La grotte a probablement été visitée pour des raisons rituelles par une population de chasseurs nomades, experts dans le traitement de la pierre, du bois et d'autres matériaux plus précieux.
Découvert par hasard en 1940 par quelques garçons, la grotte a été fermée au public depuis 1963 parce que le nombre élevé de visiteurs pourrait endommager les fresques.
Les peintures pariétales et les incisions constituent un ensemble stylistiquement unitaire.
Les sujets représentés révèlent la sécurité des peintres dans la conception, qui respecte les proportions naturelles aussi dans la représentation d'animaux de taille colossale et dans des conditions d'exécution très difficiles avec un mauvais éclairage.
Il est probable que le choix de peindre les murs de calcite est né de la difficulté de graver un tel rocher dur; de plus, l'irrégularité des murs a été utilisée pour donner une tridimensionnalité aux figures peintes.
Les corps des animaux peints sont délimités par des contours et colorés à l'intérieur avec la technique de la ponctuationIl semble possible de reconnaître l'utilisation de la distorsion internationale des proportions naturelles des figures placées au-dessus, de sorte que, vu d'en bas, elles semblent être de taille normale.
Les animaux sont toujours représentés dans leurs mouvements et dans certains cas une sorte d'organisation scénique est reconnaissable.
Il est probable que l'utilisation de couleurs différentes pour les deux dimensions différentes des figures a du sens, il est difficile à comprendre aujourd'hui, tout comme la fonction mystérieuse des représentations géométriques positionnées près des animaux.
'' C'è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro. E quando stai solo, resti nessuno ''
Pirandello ha sempre sentito di possedere vincoli di stretta parentela con il mondo greco, essendo nato ad Agrigento, la Akragas fondata quasi sei secoli avanti Cristo dai coloni greci, e avendo aperto gli occhi sul paesaggio del " Cavusu" (Xaos) che si affaccia sul Porto Empledocle, ed è prossimo alla '' Valle dei templi'' costellata di secolari ''ulivi saraceni'', e ricca di massi, di colonne, di architravi, di cornicioni, di rovine, di tombe, di templi, di Telamoni giganti che reggevano la trabeazione del tempio di '' Giove Olimpico'' alternandosi alle colonne.
Il tempio della Concordia rimane il più intatto e come il Partenone si slancia dalla cima di un' altura verso l'alto esprimendo una forza sublime e misteriosa.
Egli ci dirà:
La Grecia è dentro di me. Il suo spirito illumina il mio pensiero e consola il mio animo. Senza averla mai vista, la conosco. Sono della Sicilia, cioè della Magna Grecia e in Sicilia molto di greco ancora sopravvive. Ne sopravvivono la misura, l'armonia, il ritmo. D'altra parte io stesso sono di origine greca.
Lo studio della cultura classica (greca e latina) è parte della sua formazione umanistica.
Pirandello nasce a Girgenti (Agrigento) nel 1867, compie studi classici, si laurea a Bonn e diventa professore universitario.
Nel 1894 sposa Antonietta Portulano con cui ebbe 3 figli.
Nel 1903, un tracollo finanziario genera in famiglia una crisi profonda, non soltanto economica. La moglie, infatti, inizia a soffrire di disturbi psichici e verrà curata in casa per 15 anni prima di essere affidata ad una casa di cura.
Pirandello naturalmente soffrì per questa situazione, a tal punto da meditare il suicidio. Non lo fece, anzi, decise di “rinascere” affrontando la vita e accettando la realtà per quello che è: un flusso continuo, un cambiamento, una trasformazione inarrestabile che non può essere spiegata in maniera razionale ne' comunicata con le parole. In linea con la sua rinascita e dopo essersi avvicinato a Freud e alla psicologia, Pirandello lascia l'università e si mette a girare l'Europa con una compagnia teatrale da lui fondata.
Nel 1934 gli viene riconosciuto il premio Nobel per la letteratura.
Muore a Roma nel 1936.
Poetica
Il male di vivere
Tutta la sua produzione letteraria risente di quel male di vivere, così caro agli autori di fine 800/primi 900. Egli era dentro alla crisi di un secolo (il 900) che aveva perduto molte certezze scientifiche (crollo del positivismo) ed era dentro ad una profonda crisi nazionale.
Oltre a questa crisi più “esterna” lo accompagna anche una crisi più intima, quella dell'uomo e dell' intellettuale del 900,un uomo che non sa più chi è, che non si riconosce nel mondo esterno e deve trovare da solo le ragioni e la forza di affermarsi, vivere, esistere.
La frantumazione dell'io
Questa crisi genera quel relativismo da cui Pirandello trarrà grande ispirazione per le sue opere,l'uomo e le cose cambiano a seconda di chi le percepisce.
Quindi l'uomo non è uno solo, ma ha tante forme a seconda di quanti lo percepiscono,crediamo dunque di essere unici, ma invece siamo tanti (centomila) a seconda di chi ci guarda e finiamo per essere “nessuno”. Ovvero la frantumazione dell'io.
La maschera
La maschera
Per relazionarsi con la società l'uomo-nessuno è costretto ad indossare una maschera,sia con se' stesso sia con gli altri,che nasconde la sua vera personalità.
L'unico modo per sfuggire a questa finzione quotidiana è la follia.
Il ruolo della follia
La pazzia per Pirandello è liberarsi dalla maschera, toglierla dal volto o non accorgersi di portarla: solo in questo modo l'uomo riuscirà a mostrarsi per quello che veramente è.
La follia è lo strumento di contestazione di una vita sociale sostanzialmente finta, fasulla; è l'arma che fa esplodere convenzioni e rituali, riducendoli all'assurdo e rivelandone l'incoscienza e l'inconsistenza.
sabato 21 aprile 2018
Il territorio greco è prevalentemente montuoso. I monti principali sono: i M. del Pindo, quelli del Parnaso, i M. dell’Acadia e quelli dell’Arcadia nel Peloponneso.
Le pianure più importanti sono quella di Tessaglia e la Piana di Atene.
I mari che bagnano la Grecia sono: lo Ionio, il Mediterraneo e l’Egeo. Le coste della Grecia sono rocciose e frastagliate.
Il porto più importante è quello del Pireo nei pressi di Atene.
I fiumi della Grecia sono di portata irregolare e a carattere torrentizio, cioè sono alimentati dalle piogge.
Una percentuale importante del reddito nazionale della Grecia deriva dal turismo che rappresenta il 16% del prodotto interno lordo.
Nel 2007, la maggioranza dei visitatori in Grecia proveniva dal continente europeo, sono stati quelli del Regno Unito,seguiti dai tedeschi.
Nel 2010, la regione più visitata della Grecia è stata quella della Macedonia centrale, seguita dall'Attica e dal Peloponneso.
Una percentuale importante del reddito nazionale della Grecia deriva dal turismo che rappresenta il 16% del prodotto interno lordo.
Nel 2007, la maggioranza dei visitatori in Grecia proveniva dal continente europeo, sono stati quelli del Regno Unito,seguiti dai tedeschi.
Nel 2010, la regione più visitata della Grecia è stata quella della Macedonia centrale, seguita dall'Attica e dal Peloponneso.
Una delle isole più visitate dai turisti è Santorini.
Santorini è l'isola dell'arcipelago delle Cicladi, nel mare Egeo.
Fu distrutta da un'eruzione vulcanica ne XVI secolo a.C, che ne modellò per sempre il paesaggio accidentato.
Le case delle pareti bianche e a forma di cubo che contraddistinguono le due città principali, Oia e Fira,sono arroccate in cima alle scogliere che si affacciano su un cratere sottomarino.
Da queste due città il panorama si allarga sul mare,sulle piccole isole che si trovano a ovest e sulle spiagge fatte di pietra vulcanica nera,rossa e bianca.
Il popolo greco è particolarmente attaccato alle proprie tradizioni, soprattutto nelle isole greche dove la cultura greca, che varia da villaggio a villaggio, è tramandata anche attraverso i costumi tradizionali, feste religiose o meno e, talvolta, il cibo. La cultura greca moderna tende ad unire elementi occidentali e orientali
Una cosa da tenere a
mente è che greci pur essendo molto religiosi sono molto superstiziosi e
praticamente tutti pensano che qualcuno possa lanciargli il malocchio, per
gelosia o invidia, attraverso i complimenti. Per evitare il malocchio, tra
le altre cose, i greci indossano una piccola perla blu, con un occhio bianco
dipinto su di esso. L‘onomastico per i greci ha lo stesso valore, se non di
più, del compleanno, il fidanzamento è preso molto sul serio e viene celebrato
con una serie di riti che in realtà è una sorta di piccolo matrimonio, e la
Pasqua è la festa religiosa più importante per i greci ed è un miscuglio di
sacro e profano molto sentito in tutta la nazione. La
cucina greca è condivisione di cibo e bevande con parenti e amici ed è uno
degli elementi fondamentali della cultura. I liquore hanno un
ruolo importante nei pasti: l’Ouzo è la bevanda alcolica più famosa della
Grecia, mentre lo Tsipouro, a Creta è chiamato Raki, è simile all’Ouzo ma con
un gusto più forte di anice. Il Rebetiko nasce in Asia Minore ed è una narrazione
cantata, di origine popolare, accompagnata dalla musica del bouzouki e del
baglamas. Il narratore è un uomo dalla voce ruvida e il brano è aperto dalla
taximi. I temi generalmente trattati, spesso in modo satirico, danno voce ai
sentimenti umani e questo spiega il grande successo popolare che ebbe il rebetiko,
soprattutto tra gli anni venti e quaranta.
Il
chassapiko è una danza di tre uomini che si tengono per la spalla e il suo
nome, macellaio, risale al periodo della dominazione ottomana. La
tsifteteli è una danza del ventre eseguita da una donna.
Oggi noi conosciamo il mondo perché è facile viaggiare. Tanto tempo fa i viaggi erano molto difficili e pericolosi e gli uomini conoscevano poco il mondo.
L’uomo però ha sempre viaggiato per trovare nuovi paesi e per comprare e vendere cose.
Nel Medioevo gli europei non sapevano che c’erano terre come l’America, l’Oceania e i Poli,gli europei sapevano qualche cosa dell’Africa e conoscevano poco l’Asia da dove i mercanti portavano le spezie, le stoffe e altri prodotti.
Alla fine del Medioevo le conoscenze geografiche erano ancora limitate all’Europa e al bacino del Mediterraneo.
-Africa era inesplorata
-india e Cina erano paesi misteriosi
-America e Australia nessuno credeva esistessero-Era diffusa l’idea che la Terra fosse piatta
Gli storici pensano che la scoperta dell'america nel 1942 è una data importante nella storia.
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